sabato 5 novembre 2022

PE' COUSE? di Ferdinando Bagnoli


Pe' couse a scrivu?

Dime ciütostu pe' chi!

Pe' ina serianasca

che in tempu de gherra

a n'ha dau ina süca

e mesa sporta de patate:

pe' in campurussin, mei parescu,

che candu u me parlava

da sua, da nostra, suventüra

u aixeva i öij lüüxi;

pe' in lisurencu

che pe' sarvà chela du paire

u l'avereva vusciüu dà a sò vita:

pe' in biijignòlu

ch'u m’ha fau girà

i boschi de Tenarda

pe' mustrame u terme de Ciüagnu.

Pe' u giargun de ste gente

che ancù u me ressuna,

grassiùusu e amigu,

inte ureje.

 

 

 

Ferdinando Bagnoli – Dialetto di Sanremo

Premio all’Autore dell’Ass. Cult. A Cria di Vallebona al xxxv Premio di Poesia Dialettale Intemelia “U Giacuré” – Ed. 2022, con la seguente motivazione:

Il poeta si pone il “perché” scrive, ma risponde prontamente a se stesso: “per chi”. Elencando personaggi di diversi paesi del distretto, attribuisce ad ognuno un ricordo ben preciso, gli risuona il parlare e le cose che gli sono state dette, ne assapora la gradevolezza e l’amicizia, contrastando il sentimento di solitudine che l’andare degli anni porta con sé. Una venatura di ottimismo accompagna i versi che inducono a riflettere sul senso ed il beneficio del pensare agli altri.

 

 

PERCHE'?

 

Perché scrivo?

Chiedimi piuttosto per chi!

Per una di Ceriana

che in tempo di guerra

ci ha donato una zucca

e mezza borsa di patate

per uno di Camporosso, mio coetaneo,

che quando mi parlava

della sua, della nostra, gioventù

aveva gli occhi che rilucevano;

per uno di Isolabona

che per  salvare quella del padre

avrebbe voluto dare la sua vita

per uno di Buggio

che mi ha fatto girare

i boschi di Tenarda

per indicarmi il cippo di confine di Ciüagno.

Per la favella di queste persone

che ancor oggi mi risuona,

gradevole e amichevole,

nelle orecchie. 


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