Nu vurava
ciü scrive
ma u lapisse
u m’ha ciamau
tüttu aragiau…
Loche
i sun
si
schersi
vögliu
che a tou man
a
me mene
insciu
papé
cume
amu delongu fau
a mi me piaixe
e ai autri aiscì
dì loche ti vöi
caiche ren aresta.
Fame sentì
amu besögnu
tütti nui
de sentì u tou
scarabocià
date modu
e da fa.
Mario Saredi – Dialetto di Camporosso
Scritta il 7 dicembre 2019, questa fu l’ultima
poesia di Mario, che ci lasciò cinque giorni dopo.
Oggi, 1° ottobre 2022, il Comune di
Camporosso, presenterà al pubblico la Biblioteca Storica, lascito del marchese Oberto
Doria, avvenuto circa un secolo fa. In concomitanza verrà intitolata una sala
municipale a Mario Saredi, indimenticato poeta e contadino
di Montefontane.
Grazie di tutto, Mario, Grazie di esserci sempre!
CHIACCHIERARE
Non volevo
più scrivere
ma il lapis
mi ha chiamato
tutto arrabbiato…
Cosa sono
questi scherzi
voglio che la tua mano
mi conduca
sulla carta
come abbiamo sempre fatto
a me piace
e agli altri anche
di quello che vuoi
qualche cosa rimane.
Fammi sentire
abbiamo bisogno
tutti noi
di sentire il tuo
scarabocchiare
sbrigati
e datti da fare.