mercoledì 16 novembre 2022

LAS TRES VELAS, 1903 di Fiorenzo Toso

Le tre vele - Joaquin Sorolla, 1903


Comme, in scê onde, se ne van spedii

sponciæ da-e veie a-o vento quelli gossi,

moæ, me saieiva cao passâ in sce l’æña

legia d’atri vint’anni che no questi,

 

che m’an fæto de legno e d’amaessa.

 

                     (E carega avei incangio da passâ

                      do destin d’intressâ gorrin e ferle

                      con die che perdan cian cianin l’inzegno

                      e vëgnan scòrsa dua sensa ciù o sugo)

 

O fattoriso desdentou v’ammio

co-a rouxia sensa queto e miseicòrdia

de chi a consolaçion a no antevedde

d’ëse in ta sciâ fin do viægio e da fadiga

 

                     (e intanto i gozzi fiezzan in sciâ brixa).

 

 

 

Fiorenzo Toso – Lingua genovese

8.I.20

 

 

 

LE TRE VELE

 

Come, sulle onde, se ne vanno veloci

spinte dalle vele al vento quelle barche,

così, madri, mi piacerebbe passare sulla sabbia,

lieve di altri vent’anni che non questi,ù

 

che mi hanno fatto di legno e d’amarezza.

 

                                        (E carica dover invece passare

                                        del destino d’intrecciare vimini e polloni

                                        con dita che perdono la sensibile e a poco a poco

                                        diventano dura corteccia senza più linfa)

 

Vi guardo il sorriso sdentato

col rancore in quieto e senza misericordi

di chi non intravede neppure la consolazione

di essere alla fine del viaggio e della fatica.

 

                                         (e intanto le barche scivolano sulla brezza).

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