venerdì 26 settembre 2025

I FIGLIÖI DE GAZA di Franco Arminio – trad. di Pia Viale




I figliöi de Gaza

i l’han i ögli

culurai dae bumbe.

Nu samu

che durù i l’averan

a carant’agni,

che spine se dröverà

int’in abrassu

o int’in funerale

tranchile

d’in veciu barba

che da zuvenu u l’uspitava

e rundure suta e ascele.

Nui gardamu 

i figliöi de Gaza

da türisti de l’urure

nu pensamu mai

a cousa i saran

int’in tempo luntan

da stu chi

unde i sente l’audù

de mere brüxae

ins’i tetin dee mairi.

Tanti de sti figliöi

i l’atröveran ina strada

pe’ vìvira a vita.

i veiran ina futugrafia

con u so corpu

au centru du massacru.

I s’aviseran

di cunsegli disperai

d’in veixin:

se a cupeta a l’è vöia

pröa a beve

cu’ u cügliarin.

 

 

 

Franco Arminio – trad. di Pia Viale nel dialetto di Vallebona

 

 

I BAMBINI DI GAZA

 

I bambini di Gaza

hanno gli occhi

colorati dalle bombe.

Non sappiamo

che dolore avranno

a quarant'anni,

che spine si apriranno

in un abbraccio

o in un funerale

tranquillo

di un vecchio zio

che da giovane ospitava

le rondini sotto le ascelle.

Noi guardiamo

i bambini di Gaza

da turisti dell'orrore.

Non pensiamo mai

a cosa saranno

in un tempo lontano

da questo

in cui sentono l'odore

di mele bruciate

sui seni delle madri.

Molti di questi bambini

troveranno una via

per viverla la vita.

Vedranno una foto

con il loro corpo

al centro del massacro.

Si ricorderanno

i consigli disperati

di un vicino:

se la tazza è vuota

prova a bere

il cucchiaino.

 

 

1 commento:

  1. Grazie Pia della bella traduzione. Quello dei bambini e di tutta la popolazione di Gaza è un pensiero e un'angoscia che abbiamo tutti nel cuore.

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