mercoledì 1 giugno 2022

POVERE BESTIE di Flavio Maccario


 

Daghe ancöi, daghe deman

i cinghiali aura i van,

sti cinghiali, che i pussa, che i rumpe,

che i tira, che i strepa ...

          Povere bestie

Maixì arübatai, prie in ti camin,

vegli de nöte che i gira cun u scciopu

cun a pila in scia cana, ahimè a serve a pocu.

          Povere bestie

Campagne imbardae de tüti i curui,

ré de lèitu, persiane e barcui,

fi spinau, bancali, scarasse, ré de tüte e mene,

ren da fa: i nu tègne.

          Povere bestie

Fenugli cun e raixe all'insciü ciantai

pumate e sücui stralavurai,

articiochi spantegai, kiwi adentai,

mèrde dappertütu, bon appetitu.

          Povere bestie

Vi derligai, rapüglie spantegae,

ré da aurive in anticipu acampae

e ciante tropo a fundo lavurae.

          Povere bestie

I nostri cumandanti in giru per riüniun,

seminari, cunvegni, abbucamènti,

burse cene de papèi, segretarie grissin, telefunin,

spesu e vurentè i nu s'acapisce d'in belin.

Au giurnu d'ancöi nu ghè ciü religiun,

pe fa sentì a propria vuixe se pö rischià a preixiun,

e lì se puria in po' pensà,

perché sta gènte l'amu mandà a guvernà.

          Poveri nüi

 

 

 

Flavio Maccario – Dialetto di Soldano

Poesia che ha partecipato al Concorso "Giannino Orengo" Edizione 2009



POVERE BESTIE


Dai oggi, dai domani

i cinghiali adesso vanno,

questi cinghiali, che spingono, che rompono,

che tirano, che strattonano ...

          Povere bestie

Muretti caduti, pietre nei sentieri,

vecchi di notte che girano col fucile

con la torcia elettrica sulla canna, ahimè serve a poco.

          Povere bestie

Campagne bardate di tutti i colori,

reti da letto, persiane e finestre,

filo spinato, bancali, pali da vigna, reti di tutti i tipi

niente da fare: non tengono.

          Povere bestie

Finocchi piantati con le radici all'insù

pomodori e zucchine sradicati,

carciofi sparsi, kiwi addentati,

escrementi dappertutto, buon appetito.

          Povere bestie

Viti slegate, raspi sparsi

reti da olive raccolte il anticipo,

e piante dissodate troppo in profondità.

          Povere bestie

I nostri comandanti in giro per riunioni

seminari, convegni, abboccamenti,

borse piene di carte, segretarie grissino, telefonini,

spesso e volentieri non s'intendono di niente.

Al giorno d'oggi non c'è più religione,

per far sentire la propria voce si può rischiare la prigione,

e lì si potrebbe un po' pensare,

perché questa gente l'abbiamo mandata a governare.

          Poveri noi


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