venerdì 26 marzo 2021

MESSÈ PORO CATTANIO di Peretta Negrone-Scarpa

 

Messè Poro Cattanio, zuro a Dè

C’havei gran torto a no lasciave vei:

Ve n’ho feto pregà ma no vorrei

Beà dra vista vostra i oggi mè.

 

Ri què dexiran vei ro ben dro Cè

E voi ben da ro cè descieizo sei

E ne fa fè ra manna che spandei

In versi e in prosa rigando papè.

 

E può che così rero e singolà

E gran foggietta sei, desiro odive

E veive, e con voi insomma raxonà

 

Per imprende da voi, quando se scrive

Cosa se dè seguì, cosa schivà

Per poei dapuò ra morte ancora vive.

 

 

 

Peretta (in italiano Pieretta o Pierina) Negrone-Scarpa – Dialetto di Genova 

Prima autrice nota in lingua genovese fiorita intorno alla metà del Cinquecento e celebrata dai commentatori dell'epoca, un po' enfaticamente, come "erede di Corinna" (Muzio)

Dalla pagina Facebook di Fiorenzo Toso

 

 

 

MESSER PAOLO CATTANEO

 

Messer Paolo Cattaneo, vi assicuro

che gran torto a celarvi avete voi:

vi ho fatto ben pregare, e non volete

bear di vostra vista gli occhi miei.

 

Essi voglion vedere il ben del Cielo

e voi dal cielo siete ben disceso

come mostra la manna che spargete

in versi e in prosa nel vergar le carte.

 

E come così rara, e singolare

e gran Foglietta siete, di ascoltarvi

e di vedervi ho voglia, e ragionare

 

con voi, per imparar, quando si scrive

cosa bisogna fare e non bisogna

per vivere poter dopo la morte.


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