martedì 22 settembre 2020

MARINCUNIA di Romano Nicolino


Sa veȉa futugrafia,
ancu sensa culù,
a muscia alegria
e mumenti d’amù.

Erma zuni, sensa pensé,
tüta a vita dednòi;
ti t’eri u me sé
cun in su ch’un cola mòi.

Aura ti te nen ciü cun mi,
u cancru u t’ha purtau via,
e vivu tuci i dì
cun tanta marincunia.-



Romano Nicolino – Dialetto di Garessio
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA al Concorso “Giannino Orengo 2020” con la seguente motivazione: Nella semplicità dei versi, cadenzati in tre quartine in rima, l’autore ripercorre il cammino dalla felicità alla malinconia, guardando una fotografia che lo ritrae con l’amata. Di quel gioioso momento non resta che il ricordo: il male del secolo gliel’ha portata via per sempre. Le stagioni della vita espongono a tante esperienze: agli entusiasmi, ma anche alla sofferenza che può trasformarsi in malinconia per una perdita importante.


MALINCONIA
                                              
Questa vecchia fotografia,
ancora senza colore,
mostra allegria
e momenti d’amore.

Eravamo giovani, senza pensieri,
tutta la vita davanti,
tu eri il mio cielo
con un sole che non tramonta mai.

esso  non sei più con me,
il cancro ti ha portato via,
e vivo tutti i giorni
con tanta malinconia.-

1 commento:

  1. Bellissima Romano, ma......mette addosso veramente tanta tristezza! Ciao.

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