giovedì 27 aprile 2023

MÙNEGU di Vincenzo Jacono

Montecarlo



Za rocaforte guelfa e Scignuria

D'i zeneixi Grimaldi, glurïusu

Lüstru i t’han dau Ranieru, u vituriusu

Eroe d’e Fiandre, e Ansaldu, ànima pia.

 

U so nome in sciù mà u s’e fau grandiusu

De rinumansa in veia età spiria,

E Albertu ascì sci u mà u l’ha rinverdia,

Espressa in sen d’u to Müseu famusu.

 

Da mil’agni, mai s-ciava de putente

Invadénsa, ti vivi indipendente,

Cun e to leze e cu a to libertà.

 

E da sèculi ancù t’è dau vantà,

Tra parmure e giardin ch’i t’inculana,

De ricu Prinsipatu esse suvrana.

 

 

 

Vincenzo Jacono – Dialetto sanremasco

Da Italia nostra intemelia  

 

 

MONACO

 

I Grimaldi, guelfi, tra i più potenti di Genova, fin dal 992 erano signori della roccaforte di Monaco. Raniero Grimaldi nel 1304, con sedici galee genovesi assalta ottanta navi del conte di Fiandra, facendo questi prigioniero. Conseguenza di tale vittoria è l’influenza dei Grimaldi nelle Fiandre, dove inizialmente attinsero favolose ricchezze dalle studiate speculazioni commerciali. Ansaldo Grimaldi, vissuto nel 1500, ricco a tal segno d’essere in grado d’acquistare del Banco di San Giorgio un capitale di 4000 luoghi che dovesse moltiplicarsi fino a 64000 per venire distribuiti in opere di beneficienza. Regala 800 luoghi per riparare la darsena, il posto, le mura della città, i ponti, i mulini, gli acquedotti. Benefica il popolo liberandolo dalle gabelle, dai debiti, dai quali era gravato. Infine di altre donazioni è prodigo per la sua città.

Il loro nome si fece grande di rinomanza sul mare, e sul mare rinverdita, secoli dopo, dal loro discendente, il principe Alberto Onorio Carlo della casa Grimaldi – Goyon de Montignon, insigne naturalista, con le sue spedizioni scientifiche nell’Atlantico, e con la fondazione del famoso museo oceanografico di Monaco. Egli fu pure promotore nel 1899 delle interessanti esplorazioni delle grotte di Grimaldi.


Nessun commento:

Posta un commento