Au chinà d’u su,
inturnu a veci taurìn
de ruve antiga,
chi l’audùra de ànixu:
gh’agapita i pueti ...
Ströpe misteriùse
i se incurchìglia
a balatéte d’a gente.
Cun l’afaiturà d’in faturìsu
aiscì l’urdinàriu
u se stramüa in puexìa.
... Au desùrve de tütu
in gotu de Pastis
e u tempu,
ch’u tramànda paréscu
u sou derulà.
Gaspare
Caramello - Dialetto di Ventimiglia
Premio “CIRCOLO DELLA CASTAGNOLA DI
VENTIMIGLIA” al XXXIV “U Giacuré” – Ed. 2021 con la seguente motivazione:
Poetica
descrizione di un noto e tipico locale di Ventimiglia: l’osteria Consani. Come
in un quadro, l’autore rivela immagini, odori, suoni, atmosfere, e rimanda a
momenti ormai perduti di rituali quasi contemplativi, tipici dell’ambiente e
dei poeti. Evocazioni di versi e strofe popolari trasformano tutto in poesia,
con finale che trascende il tempo: anche il Pastis ha la sua ragion d’essere.
DA CONSANI
Sul far del tramonto
fra vecchi tavoli
di antiche querce
dall’odore di anice,
capitano i poeti ...
Ermetici versi
si confondono
a popolaresche strofe:
nell'incanto di un sorriso
anche il quotidiano
diviene poesia.
... Su tutto
un bicchiere di Pastis
e il tempo
tramanda immutabile
il suo divenire.
Conosco Consani che Gaspars descrive con poetica maestria ! Mi hanno richiamato alla mente altre osterie di Torino dove, una vita fà, le famiglie si incontravano per abbracciarsi, scambiarsi notizie e bere un buon bicchiere di vino....ho un fastidioso bruciore agli occni....! Chissà come mai....
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