sabato 1 gennaio 2022

AMÉ di Aldo Bottini


 

A speramu tantu che st’anu ch’i vèn

u n’arrecampe caicousa de meju

de lo ch’amu avüu da l’anu veju,

percouse u ne serve numa du bèn.

 

U mundu d’ancöi u nu l’è in speju

de paixe e fugurài ghe n’è pe’ cuscì;

sti capatasci i duvereva capì

che i soudi i vesse speexi ciü meju.

       

Stüdià di scistemi e sercà d’agì

pe’ rende ciü bèli sitàe e giardin,

pe’ fà ciü següri strade e camin;

a droga e e marutie fare sparì.

 

Speramu che l’anu növu in camin

u seje in gradu, duman, cand’u vèn,

de sarvà e ave ch’i fan tantu bèn,

e parpajöre, pesci e porcuspin.

 

                                              

 

Aldo Bottini - Dialetto Sanremasco

 

 

MIELE

 

Speriamo tanto che l’anno che viene

ci porti qualcosa di meglio

di quanto abbiamo avuto dal vecchio

perché abbiamo bisogno solo di bene.

 

Il mondo di oggi non è uno specchio

di pace e focolai ce ne sono per così;

questi governanti dovrebbero capire

che le risorse devono essere spese meglio.

       

Studiare sistemi e fare ricerche

per abbellire città e giardini,

per rendere sicure le strade di ogni genere;

droga e malattie farle sparire.

 

Speriamo che l’anno nuovo che arriva

sia in grado, domani, quando viene,

di salvare le api benefattrici

nonché farfalle, pesci e porcospini.

 

                                                       Aldo Bottini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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