Messè Poro Cattanio, zuro a
Dè
C’havei gran torto a no
lasciave vei:
Ve n’ho feto pregà ma no
vorrei
Beà dra vista vostra i oggi
mè.
Ri què dexiran vei ro ben
dro Cè
E voi ben da ro cè descieizo
sei
E ne fa fè ra manna che
spandei
In versi e in prosa rigando
papè.
E può che così rero e
singolà
E gran foggietta sei, desiro
odive
E veive, e con voi insomma
raxonà
Per imprende da voi, quando
se scrive
Cosa se dè seguì, cosa
schivà
Per poei dapuò ra morte
ancora vive.
Peretta (in italiano Pieretta o Pierina) Negrone-Scarpa – Dialetto di Genova
Prima autrice nota in lingua
genovese fiorita intorno alla metà del Cinquecento e celebrata dai commentatori
dell'epoca, un po' enfaticamente, come "erede di Corinna" (Muzio)
Dalla pagina Facebook di
Fiorenzo Toso
MESSER PAOLO CATTANEO
Messer Paolo Cattaneo, vi
assicuro
che gran torto a celarvi
avete voi:
vi ho fatto ben pregare, e
non volete
bear di vostra vista gli
occhi miei.
Essi voglion vedere il ben
del Cielo
e voi dal cielo siete ben
disceso
come mostra la manna che
spargete
in versi e in prosa nel
vergar le carte.
E come così rara, e
singolare
e gran Foglietta siete, di
ascoltarvi
e di vedervi ho voglia, e
ragionare
con voi, per imparar, quando
si scrive
cosa bisogna fare e non
bisogna
per vivere poter dopo la
morte.
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