venerdì 18 febbraio 2022

NOI, CHI SEMPER NAVEGEMO di Anonimo Genovese

 

Noi, chi semper navegemo

e ’n gram perigor semo

en questo perigoloso mar,

ni mai possamo repossar,

no devemo uncha cesar

lo pietoso De' pregar

che ne scampe, con soi santi,

de perigoli, chi son tanti,

de li gran conmovimenti

de fortuna e de gram venti,

bachaneixi e unde brave

chi conturban nostre nave.

Penser à inter tante onde

che la nave no prefonde.

L’aer par tuto ofoscao,

e lo mar astorbeao;

no par stella, ni sol, ni luna:

tento è lo cel d’esta fortuna;

ni se trovemo conforto

de poer venir a porto;

ni osemo strenzer li ogi,

tanto è pin lo mar de scogi...

 

 

 

Anonimo Genovese (sec. XIII) – Lingua genovese

Dalla pagina Facebook di Fiorenzo Toso

 

 

NOI, CHE CONTINUAMENTE NAVIGHIAMO

 

Noi, che continuamente navighiamo

e viviamo in grande pericolo

in questo mare pieno di insidie

senza mai poter riposare,

non dobbiamo cessare

di invocare Iddio pietoso

che ci salvi, con i suoi santi,

dalle tante difficoltà,

dai grandi sommovimenti

di tempesta e grandi venti,

marosi e cavalloni violenti

che sconvolgono la nostra imbarcazione.

Si ha il timore, fra tante onde,

che la nave possa affondare,

L'atmosfera è offuscata,

e il mare è torbido;

non appaiono stelle o luna,

il cielo è del colore della burrasca,

e non abbiamo la speranza

di raggiungere un porto.

E non osiamo chiudere gli occhi

tanto il mare è pieno di scogli...

 

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