venerdì 30 ottobre 2020

PÒRTIME TI O GÏASÔ di Eugenio Montale trad. di Fiorenzo Toso


Pòrtime ti o gïasô, che ô ciante torna

Into terren bruxou da-o vento mæn,

Ch'o mostre tutto o giorno a-i turchin spegi

Do cê l'anscietæ da sò caa giänente.

Tïan à vegnî ciæe e cöse ch'en scue,

Smaxisce i còrpi int'un scorrî de tente:

E quelle, inte de muxiche: ammermâse

A l'é donca ventua 'n mezo a-e ventue.

Pòrtime quella cianta ch'a conduxe

Donde nasce de bionde trasparense

E a vitta a va in consummo comme essensa:

Pòrtime ti o gïasô matto de luxe.

 

 

 

Eugenio Montale – Traduzione in genovese di Fiorenzo Toso

 

 

PORTAMI IL GIRASOLE

 

Portami il girasole ch'io lo trapianti

nel mio terreno bruciato dal salino,

e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti                                                    

del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

 

Tendono alla chiarità le cose oscure,   

si esauriscono i corpi in un fluire

di tinte: queste in musiche. Svanire                                     

é dunque la ventura delle venture.

 

Portami tu la pianta che conduce                                  

dove sorgono bionde trasparenze                                      

e vapora la vita quale essenza;                                

portami il girasole impazzito di luce.


1 commento:

  1. Una bela poesia di una vouta candu a gente in parlava a nostra lengua.

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