Ghera, ghera, ghera,
parola tremenda e maledèta,
ca pärte da l’Uriente,
a rebota in Ucidentè,
a sauta in Africa e in
Austrälia
è mai-a-sé desgaglia;
ma-in-tu-megiu-a-su Universu
ghe escì tantè gentè chi nu
sé dän pé-persu;
è i räglia “ Paixe, Paixe,
Paixe”.
Parola che sentii a pauchi
a-piäixe
È in tè su mundu stentu
Nèsciün pä däghe amèntu.
Cesare
Piombo – Dialetto di Dolceacqua
II classificata ex aequo al Premio di Poesia Dialettale Intemelia “Giacuré” – ed. 2025, con la seguente
motivazione:
Il tema della guerra è tornato con
prepotenza alla ribalta in questi ultimi anni e ci affligge tuttora. È sempre
l’essere umano l’artefice di ogni cosa, sia nel bene, sia nel male. Da Oriente
a Occidente e in ogni continente, i popoli gridano “pace, pace, pace”, ma i
potenti non sentono, i padroni del mondo continuano la loro maledetta scelta.
Accorata composizione a tutela dei popoli, principali vittime delle guerre.
2 PAROLE, GUERRA, PACE
Guerra, guerra, guerra,
parola tremenda e maledetta,
che parte dall’Oriente,
rimbalza in Occidente,
salta in Africa e in
Australia
e mai si squaglia/scioglie;
ma in mezzo a questo
Universo
c’è anche tanta gente che
non si sente sconfitta ;
e grida “Pace, Pace, Pace”.
Parola che sentire a pochi
piace
e in questo Mondo
spento/disattento
nessuno voglia ascoltare.
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