E campane i bataglia!
D’in géixa
sciorte a prucesciun.
E priurésse, i priui,
i cereghéti, u préve
e l’arburu cu’ e nege…
Arburu cu’ e nege*…
Pe’ man â Mairegranda,
ben ingiarmà,
gassa in sce a tésta,
roba bela,
scarpe növe…
Arburu cu’ e nege…
Ure pecine, reçenui,
sacrifiçi,
priui, priuresse,
candére assése in man
e canderoti sut’â roca…
I ani i s’amüglia
ün in sce l’autru
e sempre in autru
u l’è l’arburu cu’ e nege,
anu dopu anu.
L’arburu cu’ e nege,
u sciorte in prucesciun
davanti a San Bastian
cuscì vö a
tradiçiun.
Pierina Giauna - Dialetto
di Ventimiglia
L’ALBERO CON LE OSTIE
Le campane suonano a festa!
Dalla chiesa
esce la processione.
Le prioresse, i priori,
i chierichetti, il prete
e l’albero con le ostie…
Albero con le ostie*…
Per mano alla Nonna,
bene abbigliata,
fiocco sulla testa,
vestito bello,
scarpe nuove…
Albero con le ostie…
Ore piccole, spuntini,
sacrifici,
priori, prioresse,
candele accese in mano
e ghiaccioli sotto la roccia…
Gli anni si ammucchiano
uno sull’altro
e sempre un altro è
l’albero con le ostie,
anno dopo anno.
L’albero con le ostie
esce in processione
davanti a San Sebastiano
così vuole la tradizione.
* Le
“nége” sono grosse ostie colorate, dal diametro di una decina di centimetri,
che vengono appese ad un albero di alloro e portate in processione davanti alla
statua di San Sebastiano, come è tradizione nella nostra zona. La festa ricorre
il 20 gennaio.
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