Nizza - Mercato dei fiori di Cours Saleya
Lenga
nouòstra
Lenga
bella
Lenga
dòu nouòstre bèu païs
N’as
fach de belli ritournella
E
tant laudà li tièu raïs
D’un
temp eres per carriera
A fa
parlà un mouloun de gent
Ahura
ti jeton la peira
Per
dire que sierves pus a ren
Sian
una manada de mau alevat
A ti
teni caut ai pen,
Ma
fa de mai en mai caut,
E
as pus dabesoun de ren …
Que
vouòles, es acò la vida
Pouòdes
toujou pantalhà
Qu’un
jou bessai seràs de sourtida
Per
anà toui nen fa balà.
Alain
Gasiglia - Lou Medicou – Dialetto di Nizza
PREMIO
“CENTRO DI CULTURA DIALETTALE” Stevanin Carabalona a “U Giacuré” – Ed. 2023 con la seguente
motivazione:
L’autore
dedica i suoi versi, in forma di inno, alla lingua, al dialetto del proprio
paese, elemento che ha permesso la comunicazione da sempre tra le persone: la
loda, ne ricorda l’appartenenza al luogo, come il legante che ha sempre
accomunato la gente. Ora la vede maltrattata, più che altro abbandonata, resa
inutile, ma senza perdere la speranza che un giorno possa tornare ad essere
nuovamente viva. L’amore per la parlata delle origini.
INNO
ALLA LINGUA
La
nostra lingua,
Bella
lingua,
Lingua
del nostro bel paese,
Hai
fatto dei bei ritornelli
E
tanti lodano le tue radici
A
quel tempo eri per le strade
Per
far parlare un mucchio di gente,
Ora
ti tirano pietre
Per
dire che non sei più utile.
Siamo
un pugno di 'maleducati'
Ti
teniamo i piedi al caldo,
Ma
fa sempre più caldo
E
non hai più bisogno di niente...
Cosa
vuoi, questa è la vita,
Puoi
sempre sognare,
Che
un giorno forse uscirai
Per
farci ballare tutti.
La lingua è l'anima di un popolo. Se finisce la sua lingua finisce quel popolo
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